Regione Campania

Mostra Fotografica "Burkina Faso" di Jacopo Naddeo

Sarà inaugurata al Museo FRaC di Baronissi il prossimo 12 ottobre, ore 18:30 la mostra fotografica Jacopo Naddeo Burkina Faso, curata da Massimo Bignardi e organizzata nell’ambito della 20° Giornata del Contemporaneo, promossa dall’AMA.CI.

Argomenti
Tipo di evento
  • Evento culturale
Immagine: Locandina Naddeo

Cos'è

L’artista salernitano esporrà al Museo-FRaC Baronissi, una scelta di trentacinque scatti che tracciano la sua esperienza creativa nei soggiorni, tra il 2022 e il 2023, in Burkina Faso, in un territorio ove l’esistenza quotidiana è a limite.

La mia prima esperienza in Burkina Faso risale al 2014 – scrive Naddeo –, quando vi ho trascorso un mese come volontario. Nel 2022 sono tornato per documentare il lavoro di una missione umanitaria e, dopo questa seconda esperienza, ho sentito la necessità di fare qualcosa di concreto per queste persone attraverso le mie fotografie. Una volta rientrato in Italia, ho realizzato un calendario che ho distribuito in cambio di una piccola donazione. In soli due mesi, sono riuscito a vendere 184 calendari, raccogliendo 1.820 euro. Questi fondi sono stati interamente destinati al progetto “Riso per un Sorriso,” che prevede l’acquisto di sacchi di riso da donare agli anziani e alle famiglie più bisognose dei villaggi nella provincia di Koupéla durante il periodo natalizio. Nel mese di Novembre 2023, sono tornato in Burkina Faso, collaborando con l’associazione Progetto Famiglia Cooperazione, che opera da oltre venti anni con un occhio attento alla realtà del territorio. Sono stato ospite dell’Oasi Santa Teresa, all’interno del Centro Giovanni Paolo II a Koupéla, un piccolo centro a circa 160 km dalla capitale. Insieme all’associazione, abbiamo identificato le famiglie di anziani e disabili in maggiore difficoltà a cui destinare il riso”.

Una mostra che ci riporta alle responsabilità dell’arte, in particolare quella contemporanea: una traccia importante “orientata con le stesse prospettive – precisa Anna Petta, sindaco di Baronissi – alle quali guardano i programmi di ricerca ed espositivi del Museo-FRaC, con le apertura verso diverse aree della creatività artistica e, in questi ultimi anni, in particolare verso la fotografia. Documentare una iniziativa umanitaria, vera, solida, concreta come è stata ed è quella messa in campo da Jacopo Naddeo, alla quale ha aggiunto la qualità di una ricerca fotografica di primissimo livello, segna una pagina importante. Sono certa che i laboratori con i bambini delle scuole, faranno da viatico ad una nuova stagione di rapporto del FRaC con la comunità”.

Inquadrare il progetto Riso per un Sorriso – osserva Bignardi nel testo al catalogo pubblicato per i tipi di Gutenberg Edizioni –, nell’alveo della documentazione etnografica, significa ridurre notevolmente il valore di osservazione di un sguardo che, al di là della visione, pone come essenza l’idea di visibilità, ovvero la possibilità di dare all’immagine un valore effettivamente estetico. Non si tratta di un valore formale, quanto di una qualità estetica che coglie l’anima, il profondo sentimento che ci fa partecipi della necessità d’umanità e che oggi è stato dimenticato. Il book, nato nel 2022 in occasione di un viaggio come volontario, ha interessato alcuni villaggi nella provincia di Koupéla in Burkina Faso: Jacopo ha fotografato villaggi, nuclei familiari, un’esistenza calata nella sua drammatica realtà. Il segnale di speranza proveniva e proviene dalle trivelle al lavoro per scavare pozzi, al fine di trovare acqua, elemento essenziale della vita. Il book fotografico, cioè migliaia di file, ha offerto l’opportunità di tradursi in un calendario che racconta il viaggio e la realtà che lo sguardo ha incontrato. Dalla vendita del calendario Jacopo ha ricavato del denaro che si è poi trasformato in sacchi di riso. Poi il viaggio di ritorno in Burkina Faso, l’incontro con la comunità e la distribuzione del riso. Riso per un Sorriso. L’arte, quindi, come espressione di una nuova capacità di costruzione dell’essere, cioè che dà vita ad una «coscienza che sorge – rispolverando il pensiero di Marx – soltanto dal bisogno, dalla necessità di rapporto con altri uomini». Jacopo non documenta per un futuro archivio: le sue fotografie sono operative, azioni direttamente legate al presente, perché tracce indelebili di incontri con la realtà, dunque con l’attualità, con il dramma che vivono le comunità di quel paese ma che smuovono la coscienza, aprendo lo sguardo verso il mondo intero. Sfogliando mese dopo mese le immagini del calendario realizzato per il 2023, oppure sfogliando una dietro l’altra le pagine di questo book, osserviamo come a guidare lo sguardo dell’artista sia stato il leggere, sul volto dei ‘protagonisti’, il desiderio di vivere, voglia che anima questi villaggi, in gran parte piccole comunità familiari”.

La mostra resterà aperta fino a domenica 17 novembre 2024. JACOPO NADDEO, nato a Salerno nel 1987, consegue la Maturità Artistica nel 2006 presso il Liceo Artistico Statale “Andrea Sabatini e Filiberto Menna” di Salerno. Affascinato dal mondo della fotografia, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove, nel 2009, consegue la Laurea Triennale discutendo una tesi dal titolo Ansel Adams e le prospettive della fotografia analogica tradizionale, relatrice la prof.ssa Rosella Gallo. Prosegue gli studi presso la stessa Accademia, apprendendo da maestri come Fabio Donato, Luciano Ferrara, Mario Laporta e Massimo Velo. Nel 2012, si specializza in “Fotografia di Ambiente e Paesaggio” con una tesi dal titolo Ritratti di un Paese, discussa con il prof. Libero De Cunzo: si tratta di un progetto fotografico realizzato interamente con una Zenza Bronica 6x6, con pellicole sviluppate e stampate dall’autore in camera oscura. Nel 2007 inizia la sua ricerca fotografica, concentrandosi dapprima su foto paesaggistiche e poi spostandosi verso il reportage sociale. Questo lo porta in Romania nel 2011, dove documenta la vita dei ragazzi delle ‘fogne’ di Bucarest, in Burkina Faso nel 2014 con una missione umanitaria, e in India e Nepal nel 2018, alla scoperta delle tradizioni religiose induiste e buddiste. Dal 2012 è un fotoreporter freelance, specializzato in reportage antropologici e sociali. Partecipa a numerose mostre e concorsi fotografici e collabora con riviste e case editrici nazionali per la pubblicazione di cataloghi di opere di artisti contemporanei. Dal 2014, collabora attivamente con diverse associazioni umanitarie operanti in Burkina Faso, dove ritorna annualmente per portare avanti e documentare una serie di progetti a sostegno delle persone in difficoltà. Attualmente risiede e lavora a Salerno, dove continua la sua ricerca, focalizzandosi in particolare sull’ambiente artistico e sulle sottoculture giovanili.

Programma degli eventi e delle attività didattiche

Associazione Culturale TUTTISUONATI Ufficio stampa Maria Alfonsina Iemmino

Museo-FRaC Orario di apertura: martedì e venerdì – 11.00/13.00 e lunedì e giovedì ore 15:30/17:30 - venerdì e sabato: ore 10:00 /13:00; 17:00/20:00 domenica e festivi: ore 10:00/13:00; 17:00/21:00 Convento Francescano SS. Trinità, 84081 – Baronissi

Settore Affari Generali ed Amministrazione Strategica – Servizi alla Persona, Comune di Baronissi - tel. 089 828209 – fax 089 828217 : cultura@comune.baronissi.sa.it  - Sito Web: www.comune.baronissi.sa.it.

Per informazioni e prenotazioni: prenotazionefrac@tuttisuonati.com

 www.tuttisuonati.com 

  • FRaC Social Official Page:
  • IG @museofrac FB @FRaCBaronissi

A chi è rivolto

Tutta la cittadinanza

Luogo

Museo FRaC

Il Frac di Baronissi è un’istituzione permanente senza fini di lucro al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha come proprio fine quello di favorire un’ampia catalogazione della ricerca e della sperimentazione dell’arte contemporanea in Campania, al fine di promuovere e sviluppare la cultura come fattore d’identità della comunità cittadina e regionale.
Il patrimonio del Frac è costituito da opere pittoriche, scultoree, grafiche, fotografiche, digitali e multimediali. Una delle ultime mostre ad essere ospitata al’interno delle suggestive sale del convento è stata la Collezione Permanente 2-Il Disegno.
Una raccolta di opere su carta articolata in due segmenti: il Fondo “Peter Ruta”, costituito da ventidue disegni che testimoniano del soggiorno positanese degli anni Cinquanta dell’artista tedesco trasferitosi a New York a metà del quarto decennio; e le ‘Nuove acquisizioni’, un notevole lotto di disegni che artisti contemporanei italiani hanno donato al FRAC in occasioni diverse.

Orari al pubblico:
Lun
9.00 - 12.30, 16.00 - 18.30
Mar
9.00- 12.30
Mer
9.00- 12.30
Gio
9.00 - 12.30, 16.00 - 18.30
Ven
10.00 -13.00, 17.00 - 20.00
Sab
10.00 -13.00, 17.00 - 20.00
Dom
10.00 -13.00, 17.00 - 20.00
Valido dal 01/01/2024
Museo Frac

Date e orari

L'evento si svolge dal 12 ottobre 2024, ogni giorno fino al 17 novembre, 2024

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento: 24/04/2025 17:32

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